AVVENTO 2019
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Quest’immagine che apre la sezione dell’Evangeliario, abbraccia tre tempi: Avvento, Natale e dopo l’Epifania. Al centro dei misteri celebrati c’è la nascita del Verbo di Dio e la sua manifestazione come Salvatore di tutte le genti.
La pagina di sinistra. - In illo tempore.
Introducendo il Mistero dell’Incarnazione del Signore, questa espressione evoca tutta la storia che ha preparato la salvezza. L’immagine che l’accompagna ne declina, con suggestiva ma efficace semplicità, i tempi e le modalità.
La lunga serie di libri allineati parla di una storia vissuta e scritta con una parola viva e creativa che, con pazienza, ha educato l’uomo a riconoscere il volto di Dio che a lui si rivelava nella quotidianità degli eventi.
“Exit” si legge sulla costa dei libri: uscita, esodo, perché questa storia è un cammino che ci invita ad uscire da langhe di schiavitù e di morte verso terre di libertà e di vita.
I simboli ebraici in primo piano testimoniano l’identità del popolo nella cui storia Dio ha scelto di “irrompere” per portare a compimento il suo progetto d’amore per l’intera umanità.
Il mezzobusto dell’uomo è un evidente richiamo ai profeti, che di tale Parola si sono fatti annunciatori sia nel mondo pagano.
La pagina di destra. - Verbum caro factum est.
La Parola si fa carne e nel pieno della notte “un bambini nasce per noi”.
C’è la notte nell’immaginario di Giovanni Chiaramonte, nel bel mezzo della quale una luce improvvisa ed intensa irrompe per farci da stella, da guida a riconoscere il “Dono”.
In primo piano c’è un piccolo acquario sferico col suo habitat di sabbia e conchiglie: sembra un dono al Bambino, inusuale e strano, ma la sua valenza è profonda. È immagine del mondo in attesa di una vita in pienezza che si apre a questo Dio perché tutto lo riempia con la sua presenza, perché tutto lo rinnovi in una nuova, straordinaria creazione.
(Liberamente tratto dal testo di Mons. Domenico Sguaitamatti)
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