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Consiglio Pastorale  Parrocchiale

Incontro di formazione permanente
per il popolo cristiano - 2019

Ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello

(Apc 21,9)

Premessa

L'incontro è tenuto dall'Arcivescovo non come esperto ma come condivisione di motivi di gratitudine, pensieri, aspettative, preoccupazioni, con l'intento di rendere più intensa e visibile, più lieta e "spirituale". La Chiesa Ambrosiana è una Chiesa santa, benedetta, dotata di molte risorse e disponibilità, animata da una sorprendente e inesauribile genialità è carità, talora forse si lascia prendere da preoccupazioni e malumori che rendono meno spedito il cammino: del resto il deserto è aspro! Ma se siamo più cordialmente concordi possiamo vedere crescere il vigore che lo Spirito continua a infondere anche nell'albero antico.

  1. Dimorare nello stupore.

L'evento di Pentecoste suscita stupore (At 2,7.12.13): per alcuni è motivo di scandalo, per altri è motivo di entusiasmo e attrattiva che convince ad ascoltare le parole della Chiesa e a domandarsi: "che cosa dobbiamo fare, fratelli? "(At 2,37).

Perciò la Chiesa continua a dimorare nello stupore. Come sarà la gente che "dimora nello stupore"? Dimorare nello stupore è una condizione spirituale che rende leggeri, lieti, contenti: suggerisce che l'esperienza cristiana è una grazia sorprendente. Prima dei doveri da adempiere, prima delle verità da imparare, prima dei problemi da affrontare, prima delle procedure da osservare, la convocazione di tutti i popoli sul monte del Signore è una festa da celebrare, una sorpresa che commuove e trafigge il cuore (cfr At 2,37). Il Sinodo che abbiamo celebrato è ancora l'evento di Pentecoste.

Invito tutta la Chiesa diocesana a disporsi a questa esperienza che i Padri antichi chiamano dimorare nello stupore. Quale gioia ci sorprenderà nel constatare che quella dispersione, che ha ferito l'umanità e l'ha condannata all'incomprensione, al sospetto, all'ostilità, è stata guarita dal dono dello Spirito che abilita la Chiesa a farsi intendere in tutte le lingue e ad essere la casa per tutti i popoli? Quale gratitudine sarà la risposta all'annuncio che "non siete più stranieri, né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio? (Ef 2,19).

Mentre le letture politiche, sociologiche, storiche, cronachistiche possono leggere il convergere di molti popoli come un problema da affrontare, come una minaccia da cui difendersi, come un fenomeno da regolamentare, i discepoli di Gesù che formano la Chiesa cattolica continuano a dimorare nello stupore, ad essere fuori di sé per la meraviglia, ad ascoltare la parola degli Apostoli che danno testimonianza della Pasqua del Signore con un annuncio che risponde alle attese di tutti.

Il dimorare nello stupore può essere custodito chiedendo a Maria di condividere con noi e con tutta la Chiesa la sua stupefatta meraviglia che ha ispirato il Magnificat, in particolare pregando i misteri gaudiosi del Santo Rosario. 

 2. A proprio agio nella storia.

La nostra tradizione cristiana vive con una pacificata naturalezza la storia: non ne soffre come di una prigione, non l'idealizza come un paradiso, non vi si perde come in una confusione inestricabile. Vive i momenti di euforia con un certo scetticismo, vive i momenti di depressione senza rassegnarsi

Si è sperimentato che l'intraprendenza e la creatività, se vissute con costanza e saggezza, permettono di affrontare i problemi, di risolverne molti e di convivere con quelli che non si possono risolvere. Ci ha sempre accompagnato quel senso di responsabilità per i talenti ricevuti che impedisce di restare inoperosi e di pensare solo a se stessi. Si è sperimentato pure che l'avidità e la prepotenza, la grettezza e la presunzione assicurano solo successi precari e la casa costruita sulla sabbia, per quanto grandiosa e appariscente, prima o poi va iii rovina.

Si intuisce che la Chiesa sta cambiando perché cambia il mondo, perché cambiano i cristiani, perché la missione di sempre si confronta con scenari nuovi, con interlocutori diversi, con insidie per le quali siamo impreparati. Continuiamo a fidarci di Dio e ad essere attivi nel cambiamento. Alcuni corrono con impazienza, altri resistono con prudenza, alcuni dichiarano superata la tradizione, altri segnalano gli aspetti problematici delle innovazioni. Tutti, se sono onesti, si sentono insoddisfatti delle loro posizioni, per quanto ne siano convinti. Infatti nessuno presume di avere una formula risolutiva.

Perciò cercheremo insieme, ascolteremo tutti, convocheremo gli esperti e ci doteremo di organismi per propiziare il confronto e il discernimento comunitario. E continueremo a trovarci a nostro agio nella storia.

Preghiamo i misteri della luce del Santo Rosario per lasciarci ispirare da Maria nel contemplare il modo con cui il Figlio di Dio ha imparato a diventare figlio dell'uomo

 

  1. Il forte grido.

L'incarnazione del Verbo di Dio non è stato un adattarsi alla storia: la rassegnazione non è una parola cristiana. Di fronte alla morte Gesù ha gridato la sua protesta, di fronte al soffrire innocente Gesù ha espresso la sua compassione e ha steso la mano per toccare il male ripugnante e liberare il malato, di fronte alla religione pervertita a mercato Gesù ha reagito con rabbia e parola profetica.

I discepoli di Gesù continuano lo stile di Gesù e protestano contro il male, reagiscono all'ingiustizia, si accostano con solidale compassione al dolore innocente, lottano per estirpare la povertà, la fame, le malattie, denunciano i comportamenti irresponsabili che creano emarginazione, sfruttamento, inquinamento. La vocazione a dare forma alla Chiesa di domani, vissuta nella docilità allo Spirito di Dio, impegna a percorsi di sobrietà, a forme pratiche di solidarietà, a una sensibilità cattolica che non tollera discriminazioni. Siamo chiamati a una lettura più critica della storia che non nasconde le responsabilità dei "paesi ricchi" nei confronti dei "paesi poveri", che non chiude gli occhi di fronte alla corruzione, ai guadagni illeciti accumulati con la prevaricazione e con le forme illegali di produzione e di commercio. Continuiamo a domandarci: "perché i poveri sono poveri?" e sentiamo di dover dar voce a tutte le Chiese del mondo

La meditazione e la preghiera dei misteri dolorosi del santo rosario tiene viva la compassione per il Giusto ingiustamente condannato e incoraggia a continuare la testimonianza e la parola profetica, che non può mancare nella Chiesa di oggi e di domani.

 

  1. Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello (Apc 21,9).

La certezza che le profezie della convocazione universale si realizzano nella nuova Gerusa-lemme alimenta una simpatia per tutte le nazioni, per tutti gli uomini e le donne, perché in tutti legge la vocazione alla fraternità.

Nel tempo del pellegrinaggio terreno la Chiesa già si pone come casa della fraternità univer-sale e celebra la dignità di tutti i figli di Dio: noi fin d'ora siamo figli di Dio (1Gv 3,2). La recezione del Sinodo è un processo che in nome della vocazione universale alla partecipazione alla vita di Dio propone la Chiesa cattolica come un segno che offra a tutti i popoli e a tutto il mondo la speranza e come una anticipazione del compimento.

Perciò le nostre liturgie, i nostri canti, la nostra poesia, le immagini della nostra devozione, ogni celebrazione accoglie il dono della comunione che ci unisce e invita ad esprimerlo con gratitu-dine e gioia edificando una comunità che rivela nell'unità la ricchezza della pluriformità.

Maria, Madre della Chiesa, ci viene proposta come modello della Madre che tutti i popoli possono invocare e che per tutti intercede. La preghiera dei misteri gloriosi del Santo Rosario può essere un aiuto a condividere la speranza della gloria.

Verbale seduta CPP del 10/10/2018
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Con il seguente OdG:

  1. Preghiera di compieta

  2. Approvazione del verbale dell’ultimo Consiglio Pastorale;

  3. Presentazione meditazione inizio anno pastorale 2018 - 2019

  4. Sguardo sull’Avvento

  5. Varie ed eventuali.

 

 

Ore 21,00 inizia l’incontro del Consiglio Pastorale. Conclusa la recita della Compieta (punto 1 OdG), prende avvio la seduta. Si procede con l’approvazione del verbale del 20 giugno 2018 (punto 2 OdG): approvato all’unanimità.

 

Introduce don Andrea dando il benvenuto alla nostra nuova suora, ausiliaria diocesana: Guglielmina Scatolin.

Don Andrea continua con la presentazione e l’introduzione della Lettera del nuovo Anno Pastorale (punto 3 OdG).

Fiducia e Speranza: È necessario riuscire ad accostarsi alla presenza di Dio, con Fiducia e Speranza! È l’ancora per tutti noi ogni giorno… nella nostra quotidianità.

Siamo un popolo in cammino! La Bibbia è il racconto di un popolo in cammino, nella cui fatica c’è la grazia di Dio.

Gli esercizi Spirituali del pellegrinaggio sono un percorso e, inevitabilmente, passano attraverso dei principi fondamentali della nostra vita di tutti i giorni:

  • Ascolto della Parola di Dio

  • Partecipazione (alla Pasqua domenicale)

  • Preghiera Comunitaria

 

Duque il Cammino. Una dimensione permanente della Chiesa che vive nella storia: “Siamo un Popolo in Cammino”.

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L’Arcivescovo Delpini, per aiutare ad elaborare la pratica del cammino, ha scelto, tra le tante possibili, una pagina del libro degli Atti degli Apostoli (16, 1-15), che ritrae l’apostolo Paolo, Lui certamente uomo del cammino, alle prese con il suo secondo viaggio missionario, quello che lo porterà fino ai confini del mondo.

Dopo la lettura, don Andrea espone gli otto passi fondamentali di quanto letto:

Primo passo - Noi non partiamo mai dallo zero assoluto, nemmeno i genitori che chiedono i sacramenti ai lori figli. C’è sempre una storia che ci precede: nel bene o nel male.

Ci viene consegnato il discernimento del passato, fondamentale nella e per la vita cristiana.

Che cosa oggi consegniamo al domani: storia, ricordi, nostalgia? Da dove arrivo?

Secondo passo - Paolo non inizia da solo! Con chi sta?

La vita nuova della comunità cristiana è Comunione.

La vita vecchia della comunità cristiana è Divisione.

Terzo passo - A Paolo è impedito di annunciare il Vangelo in certi luoghi. Perché lo Spirito Santo glielo impedisce? Perché c’è una complessità che solo lo Spirito Santo può discernere.

La nostra comunità cristiana è in grado di accettare decisioni prese da altri? Essere disponibili agli altri e alle loro idee è sempre un bene per tutti.

Quarto passo - Oggi stiamo attraversando la “notte del mondo”. La tenebra del mondo è dentro la notte buia, ma c’è sempre una luce che brilla!

Il rischio della comunità cristiana è lo scoraggiamento: non vedo nulla nella notte buia!

Oppure, come Paolo, siamo visitati da una visione?

Quinto passo - La consapevolezza di essere chiamati ad una relazione personale con il Signore.

Noi non siamo funzionari di una istituzione parrocchiale. O c’è l’affetto sincero per il Padre, o non vale la pena continuare a camminare (e annunciare).

Quali scelte compiere per entrare in intimità con il Signore? Quali sono i momenti?

Sesto passo - C’è il vivere normale: coltivare le relazioni, incontrare gente che non conosci, vivere nella semplicità. L’approccio alla prima soglia è l’accoglienza o il rifiuto? La scelta è decisiva per la nostra esistenza.

Settimo passo - Stare in mezzo alla gente! Stare dove le persone vivono ma dialogare anche con chi sta e viene da “fuori”.

Ottavo passo - La “casa”. Vieni ad abitare nella mia casa!

Io cosa sono per gli altri? Lascio entrare nella casa del mio cuore (accogliere) le persone con le loro vicende, le loro fatiche? Le faccio abitare nella mia casa?

 

Tante domande concrete che spaziano nella nostra vita … le affronteremo dopo un’attenta meditazione nel prossimo CPP.

 

Sguardo sull’Avvento (punto 4 OdG):

  • Novembre iniziano le benedizioni per la zona B

  • Tutti i mercoledì di Avvento, messa dell’Aurora ore 6,30 del mattino

  • Tutti i lunedì sera: Lectio Divina Vangelo di Luca sulla Trasfigurazione

  • Per due domeniche, catechesi sull’arte: Racconto Biblico – Racconto Artistico

  • 21 dicembre in chiesa: Coro gospel di Natale

  • 17 gennaio 2019: incontro zonale a Cernusco S/N con tutti i CPP cittadini (zona 7) e il nostro Arcivescovo

  • In relazione con il Comune di Pioltello:

  • Progetto ”Farsi Prossimo” non è ancora partito, i tempi si sono allungati

  • Progetto “Decidilo tu” concorso per i 4 oratori, ci sarà al più presto un incontro in comune

 

La seduta si è conclusa alle ore 22,30.

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